di Terry Olivi
ore 18
monitor P
ingresso libero
Se qualcuno che non la conosca mi chiedesse di descrivergli in breve Terry Olivi, gli risponderei: «È una creatura dolce, leggera e nitida, di continuo in bilico tra la precisione e l’abbandono; non a caso le sue passioni fondamentali, ancora prima della poesia, sono il giardinaggio e la musica». Nella sua poesia l’attenzione dei giardinieri s’incontra con il bisogno di fluttuare di chi ama le note e i ritmi, il canto, la danza. Mentre percorriamo i testi da lei raccolti in questo “Blues della luna piena” (uno per ogni giorno dell’anno dall’inverno 2015 all’inverno 2016) dapprima la poetessa ci sembra una gioiosa, curiosa praticante dell’arte del voyeurismo, un’estrosa fotografa tesa a collezionare immagini, gesti, silhouettes o una guida sui generis di Roma più che una seguace del sacro, radicale spirito buddhista.
Sebbene espresso con una sorta di nonchalance essenziale, ciò che percorre da cima a fondo questi haiku è un invito schietto, sincero a ritrovare la chiarezza, la limpidezza dello sguardo: è l’esortazione, che l’autrice getta a se stessa e a noi, a reimparare a vedere il mondo.
dalla prefazione di Paolo Lagazzi
intervengono
Roberta Strippoli, Docente di Linguae Letteratura giapponese, Università di Napoli L’Orientale
al sassofono Francesco Mistretta
letture di Maresa Elia e Terry Olivi

Evento promosso da
Casa dell’Architettura
Ordine degli Architetti PPC di Roma e provincia
Acquario Romano