Dal Rinascimento ai giorni nostri

13.5.2025
ore 18:30
giardino
ingresso libero

presentazione dei libri

DONNE IN ONDA
di Lorenza Fruci
Rai Libri

SONO RAFFAELLO IL DIVIN PITTORE
di Giulia Silvia Ghia e Alessia Muroni Ramus
Tempesta Editore

Il libro di Ghia e Muroni Ramos, attraverso la figura di Raffaello Sanzio, illustra – tra gli altri aspetti – anche la condizione della donna nel ‘500, che è intrisa di ambiguità e contraddizioni, in quanto se da un lato il Rinascimento esalta l’ideale umanistico, celebrando la centralità dell’individuo, dall’altro tale centralità è riservata principalmente agli uomini. La donna viene rappresentata come simbolo di purezza, bellezza e virtù, ma nella società è intrappolata in un modello statico, dove il suo valore è legato alla castità, alla maternità e all’obbedienza, e anche la sua cultura e la sua educazione diventano meri ornamenti per il marito. Raffaello interpreta pienamente questa ambiguità del ruolo della donna, dalla Galatea alla Fornarina, passando per le sue molteplici “Madonne” con bambino, ma sempre con grande rispetto e dolcezza, che derivano dal rapporto di profondo amore vissuto, per troppo poco tempo, con sua madre.

Venendo a tempi più moderni, il libro di Fruci affronta il tema della condizione della donna partendo dal periodo del secondo dopoguerra e del successivo boom economico, quando la Rai (all’epoca EIAR) dà l’avvio nel 1954 alle sue trasmissioni sul territorio nazionale, fino ad oggi. Sono anni in cui le donne, considerate da secoli “angeli del focolare”, entrano ufficialmente nel mondo del lavoro e conquistano lo spazio pubblico, dando inizio a numerose battaglie che, nei decenni successivi, porteranno al riconoscimento di importanti diritti. La tv pubblica – specchio della società e contemporaneamente produttrice di senso e identità – ha in vari casi rappresentato questa evoluzione, ma anche involuzione, della condizione femminile, grazie ad inchieste come “La donna che lavora” del 1959 fino a programmi quali “Amore criminale”, che dal 2007 sensibilizza il pubblico sulla violenza di genere.

La disamina di questi due testi, nel dialogo e confronto con le rispettive autrici, intende fornire un interessante e originale lettura della condizione della donna nel nostro Paese attraverso i secoli, filtrata da media differenti quali la pittura nel caso di Raffaello Sanzio e la televisione nel caso dell’emittente di Stato.

Silvia Ghia, assessore alla Cultura, Scuola, Sport, Politiche Giovanili del I Municipio di Roma dal novembre 2021. Esperta di conservazione e valorizzazione dei beni culturali, nonché di Fundraising, Sponsorizzazioni e Art Bonus. È storica dell’arte e restauratrice diplomata all’ICR di Roma, esperta di produzione artistica seicentesca, curatrice di mostre, autrice di libri, di podcast e video.

Alessia Muroni Ramus, storica dell’arte e ricercatrice indipendente. Iconologa di formazione, si è dedicata in modo particolare agli studi di genere, pubblicando saggi e articoli dedicati alle donne artiste, con specifica attenzione alle tematiche LGBTQ+; i suoi interessi comprendono tuttavia diversi ambiti della storia della cultura e delle arti visive, che vanno dalla storia del giardinaggio a quella del tatuaggio, passando per la storia della moda e altro ancora.

Lorenza Fruci, giornalista e manager della cultura, collabora con la Rai e scrive sul quotidiano Il Mattino. È autrice di “30×70 Se dico donna” in onda su RaiPlay e su Rai 2, ha lavorato per programmi tv e ha pubblicato saggi. È stata anche Assessora alla Crescita Culturale e Delegata alle Pari Opportunità di Roma Capitale e ha collaborato con i Comuni di Siena e Viterbo.

introduce
Roberta Bocca

dialoga con le autrici
Raffaella Salato

Evento promosso da
Casa dell’Architettura
Ordine degli Architetti PPC di Roma e provincia